Dopo la scomparsa di Andrea ci siamo ritrovati in tre! Ognuno incapace di condividere il dolore con l’altro! Ogni cosa aveva perso significato; Andrea aveva spazzato in un attimo sogni, progetti, sentimenti; un dolore lancinante ci aveva pervaso. Come genitori ci sentivamo in colpa per essere sopravvissuti! Avevamo la netta sensazione che la nostra vita fosse finita quel giorno; a stento riuscivamo a sopravvivere; avevamo dimenticato persino i nostri doveri nei confronti dell’altro figlio che, come noi, stava soffrendo per la perdita del suo tanto amato fratello. Un fratello speciale, un figlio incantevole, affettuoso, solare, amante della vita ed altruista anche nei momenti di estrema sofferenza; con orgoglio, possiamo dire, UN GRANDE DONO DI DIO.

È trascorso già un anno, il dolore è tremendamente vivo, faticoso da sopportare, ma col sostegno della fede, come lui ci ha insegnato, abbiamo ripreso coraggio e un po’ alla volta torniamo a vivere anche per Alberto, con la ferma volontà di mantenere costante il ricordo di Andrea, non solo per noi, ma anche per i suoi tantissimi amici e per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo ed amarlo.

Andrea è ormai LUCE ma è sempre presente accanto ai suoi genitori e al suo fratellone; la sua energia, la sua bontà, il suo modo scanzonato di affrontare le piccole difficoltà sono tangibili. È bello ricordare a tutti, come monito costante nel tortuoso percorso di ogni singolo giorno, la sua espressione ricorrente: la vita va vissuta perché è un soffio ed io sono fortunato perché ho potuto vivere pienamente! Molti vivono a lungo senza aver vissuto!